think

ostaggi di una vita per troppi versi corrosiva,
liberiamoci, liberiamoci di catene fatte di nulla.
Ammanettiamoci velocemente alla felicità.
Fuggiamo con la prima cosa che ci ispira tranquillità.
E se domani non ci saranno posti in prima fila per vedermi vivere,
brucerò ogni cosa che mi impedisce di sorridere,
con la fiamma della verità, e con tenacia fino a quando
tutto non sarà un piccolo pezzo di  niente.

ONEDAY

Un giorno smetteremo di credere nelle cose, come nelle parole. 
Un giorno smetteremo di credere nei confini e nei limiti. 
Un giorno non saremo più quello che è stato creato ma qualcosa che si è liberato dalla creazione. 
Un giorno saremo puntini, proprio come oggi, ma ci muoveremo al di fuori di ogni logica, probabilità, credenza, verità. 
Un giorno smetteremo di esistere come esistevamo e esisteremo come non siamo mai esistiti, un giorno esisteremo davvero.


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TODAY

Metto la musica che mi piace, quella che mi avevi inviato tu un secolo fa, mi guardo le mani e poi guardo in alto.. Con questa musica potrei continuare per ore a ripensare e ripensare, ancora oggi un nuovo sbaglio, le labbra graffite dai denti.
Una lacrima, voglio una lacrima oggi.
Giusto o sbagliato tanto che cambia, le note sono sempre le stesse, il tempo è uguale, le parole sono identiche.
Mi ripeto a me stessa che un giorno tutto diventerà diverso, io avrò nelle mie piccole mani tutta la mia vita e tutta la mia vita mi starà in un pugno chiuso.

Non serve a niente la vita, non serve a niente credere in qualcosa, non serve piangere, non serve vivere. Non servono i gabbiani che volano, non servono le maree che ballano.
Viviamoci, viviamoci lo stesso, crediamoci lo stesso, piangiamo dai, tanto vivere è una gioia, un' amara colazione, un dentifricio alla menta.

Risvegliarsi e sapere che ci sono, che esistevo ieri e se tutto va bene esisto anche domani. Domani, domani, domani, lasciati andare, domani, domani, domani cazzo falla una pazzia poi tanto diventa ieri.

Può essere che alla fine questa vita si incolla perfettamente al canone di vita di un tossico dipendente, o forse solo ci piace tossire e sapere che avevamo l'amore in gola al posto che il mal di gola.

Però un giorno voglio capire cosa vuol dire vivere, cosa vuol dire non voler morire. Voglio piangere di nuovo per la bellezza della vita, si, perchè me lo ricordo quando avevo tutto a portata di mano, anche sbagliando. Anche sbagliando si va dove si deve andare, si prendono le decisioni che si dovranno prendere e tutto scorre.

Ho toccato il cielo e poi il fondo e di nuovo il cielo e poi il mare.


Che poi ho tutto, che poi ho anche perso tutto quindi sono contenta. Che poi avevo un sacco vuoto di ricordi e ora è pieno di qualcosa. Sì di qualcosa. Qualcosa. Cosa?


E una donna che reggeva un bambino al seno disse:
Parlaci dei Figli.
Ed egli disse:
I vostri figli non sono i vostri figli
Sono I figli e le figlie dell’ardore che la Vita ha per se stessa
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
E benche' vivano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
Poiche' essi hanno i loro propri pensieri.
Potete dar ricetto ai loro corpi ma non alle loro anime,
Poiche' le loro anime dimorano nella casa del domani,che neppure in sogno vi e' concesso di visitare.
Potete sforzarvi di essere simili a loro, ma non cercate di rendere essi simili a voi.
Poiche' la vita non va mai indietro ne' indugia con l’ieri.
Voi siete gli archi da cui I vostri figli come frecce vive sono scoccate.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito, e vi piega e vi flette con la sua forza perche' le sue frecce vadano veloci e lonntane.
Fate che sia gioioso e lieto questo vostro esser piegati dalla mano dell’Arciere:
Poiche' come ama la freccia che scaglia, cosi' Egli ama anche l’arco che e' saldo. (Khalil Jubran - Il profeta)


Dei passi bellissimi di un libro che ahimè non ho letto.

onemoreday

E ti amerò, un giorno in più, un giorno in più ti amerò.
Ci guarderemo e ci scorderemo dei mali, e tu per me, come io per te sarò il bene, la meraviglia e la sconfitta, sconfitta di un giorno in più, un giorno in più per amarti.
Ci ameremo sotto le stelle, ci ameremo per scherzo e scherzeremo per amarci.
Non ci crederemo, un giorno non ci crederemo, un giorno veloce, fugace, precoce, un giorno non ci crederemo alla verità, perchè la verità è dei sapienti, e noi siamo solo amanti.
Vivremo, vivremo in eterno adesso, vivremo come schegge conficcate nel tempo.
Un giorno in più per amarti che serve se oggi ti ho già dato tutto l'amore, un giorno in meno basterebbe.
Però ti voglio un giorno in più, , sei come un pasto che vorrei rimangiare e rimangiare.
Sei come una nuvola in cui vorrei sedermi.
Sei come un tuono che illumina il cielo.
Sei come un mondo che voglio vedere.
Ci ameremo per tutti i giorni in più soltanto per viverci finchè non ci stancheremo.

UNOEUNA

"Non mi piace sentirti scazzata.. e poi quando ridi o ridacchi sei un altra cosa, indefinita, che basta a far sorridere. 
Si, dovresti ridere sempre, mi piace credere che sei bella quando lo fai, per il resto non mi importa granché! fa un po' come ti pare ma non con me!"


AUTORE: Uno.


Mi farai impazzire prima o poi..
Non so in quale senso però..
Ciao.

AUTORE: Una.



anche tu mi fai impazzire.. a volte con l'assurda bellezza del tuo aspetto, piu spesso con la scazzataggine dei tuoi pensieri... ripeto che forse è la tua strafottenza che mi fa dubitare.. tant'è, sei giusta come sei e che muoia sansone con tutti i filistei! ti adoro piccola ragazzina impertinente, sei come la protagonista di un romanzo, irreale e amabile come una figura retorica! sogna! ora!

AUTORE: Uno.

Gli angeli vennero a cercarla
La trovarono al mio fianco,
lì dove le sue ali l'avevano guidata.
Gli angeli vennero per portarla via.
Aveva lasciato la loro casa,
il loro giorno più chiaro
ed era venuta ad abitare presso di me. 
Mi amava perché l'amore
ama solo le cose imperfette.
Gli angeli vennero dall'alto
e la portarono via da me.
Se la portarono via per sempre
tra le ali luminose. 
É vero che era la loro sorella
e così vicina a Dio come loro.
Ma mi amava perché
il mio cuore non aveva una sorella.
Se la portarono via,
ed è tutto quel che accadde. 

(quando i ricordi fanno l'autostop)


AUTORE: Pessoa.

MYlovestory

E io ho amato solo me, e se il tempo mi ha dato di che amare io ho amato, ma mi sono resa conto che erano gli altri che non riuscivano ad amare me, erano portati talmente tanto cattivamente ad amare qualcosa che non c'era di me, o qualcosa che volevano che ci fosse, ad esempio la mia infelicità.
E ho capito, che se le persone potevano amare lo avrebbero fatto incondizionatamente senza pudore anche se io non avessi voluto o anche se io glielo avessi chiesto.
Però ho visto tutte quelle facce dell'amore che mi hanno portato ad avere un così triste sorriso a ricordarlo.
Per me l'amore è il dolore più forte che abbia mai provato, mi ha spezzato le guance da un fitto cadere di lacrime e mi ha fatto stringere i denti tanto da sentire dolore.
L'amore vero però è di pochi.
Io spero solo di non averlo mai avuto perchè se fosse il contrario l'ho sempre perduto.

tiredlife.

Noi siamo quelli che sono già stanchi della vita.Vogliamo quello che non c'è e poi quando c'è non è nemmeno quel gran che.Vorremmo vestirci e spogliarci allo stesso momento.
Vorremmo poter quello che di solito non riusciamo a potere. Possiamo oggi. Possiamo.Siamo come qualcosa che si ripete, ripete, ripete, siamo la malattia del tempo, siamo le rughe di oggi, siamo la stanchezza della felicità.Noi siamo quelli che la musica la disprezziamo, quelli che la moda non la seguiamo, quelli che alla festa balliamo. Ridiamo, ridiamo, a che serve piangere? Ridiamo, ridiamo. Assurdità su assurdità. Aggiungiamoci alla vita, suddividiamoci alla morte, moltiplichiamoci con i venti e dividiamoci con i mali.Facciamoci portare via dall'aria lontani, lontani, lontani dove nessuno ci toccherà l'anima.



haertbox

Ho visto ieri in una cassaforte dove riponevi il cuore, era chiusa a quattro mandate, impossibile da aprire con una Mastercard o con una pinzetta, quindi ho preso le scale e sono salita in alto verso il cielo, mi sono fermata poco prima di toccare le nuvole e ho lanciato con forza la cassaforte. 
Ho sbagliato scusa, ho sbagliato, è mia la colpa, ero solo curiosa, volevo vedere che c'era dentro, se il tuo cuore fosse stato di pietra dura, più dura della scatoletta che lo conteneva, non si sarebbe rotto, ma ora vedo che il segreto che celavi non era malvagio quanto la mia mente e se nascondevi preziosamente il tuo cuore era solo per non farlo graffiare. 
Quando ho capito quello che avevo combinato mi sono affrettata a scendere le scale vorticosamente e ad essere ad ogni passo sempre più veloce ma fatte le prime due rampe mi sono accorta che non avrei potuto raggiungere la scatola e salvarla, quindi decisi a malincuore di tornare su, di fermarmi arrivata e vedere tutti i colori brillanti che si erano tremendamente schiantati a terra, piansi tre lacrime amare che caddero lente verso la mia bocca imbronciata, scusami se t'ho ucciso il cuore oggi, domani te ne compro uno nuovo ma non penso che sia una di quelle cose ricostituibili ma se mi avessi fatto vedere il contenuto di quella scatola forse ora non l'avrei rotta, forse non l'avrei cercata, forse non t'avrei mentito quando mi hai chiesto che ci facevo nel labirinto della tua mente. Che posso fare quindi? Un'idea io ce l'avrei ma non so se sbaglio anche questa volta. Sai ho sempre voluto provare a volare, so che è impossibile ma ora che sono qui in alto ho la possibilità di sentirmi il vento venirmi dal basso e toccarmi il viso come se fosse un dolce schiaffo. 
Sai che cosa sto sperando? Che tu arrivi e mi dici che in quella scatola non c'è niente, che era solo un tranello, non voglio veramente andarmene, non voglio veramente schiantarmi come la scatola. Tu non arrivi però. Tu non ti fai mai vedere però, tu non mi accetti mai però. Mi hai dato un giorno un buon consiglio, mi hai detto: non innamorarti di me. Io sai che ho fatto??? Ho cercato te, la tua anima, ho navigato nel tuo corpo, ho sentito lo strazio e la presa in giro, la voglia di non esiste e di farmi capire ai tuoi begl'occhi verde muschio. Se arrivassi qui in cima so che faresti, mi daresti una spinta. Forse no, forse mi diresti che non cambierò mai nemmeno se lo volessi. Forse no, forse mi diresti che c'è una bella vista da qua su e che finalmente potremo dormire sotto le stelle come tanto volevo io.